Portachiavi “Home Sweet Home”

 

Non so dove sia. L’ho cercato in tutte le 62 borse che ho sui 14 attaccapanni in casa, ma non son buona di trovar le mie chiavi con quel gran gnoccolone di portachiavi del Mandacarù che mi sono gentilmente regalata 4 anni fa. E’ in un posto intelligente, questo mi tranquillizza. Al sicuro e ben custodito. Probabilmente con tutti i calzini spaiati. Ogni casa ha il suo buco nero, è un dato scientifico ineludibile.

 

 

Non è poi così male avere una chiave sola in cinque in fondo. Basta organizzarsi per tempo. Il problema nasce quando tuo marito (fa vecchio detta così, vero? E soprattutto fa serio e responsabile. Chiamiamolo col suo vero nome). Il problema nasce quando Tiziano Montiscemo parte all’alba per andare al lavoro senza la sua dose di caffeina e chiude la porta alle sue spalle, a chiave. E tu lo scopri solo quando devi correre giù a portare i bimbi al pulmino! E’ allora che ripercorri i passaggi che ti hanno fatto dire si quel giorno sull’altare e decidi che è ora di avere un nuovo portachiavi.

 

 

Attenzione, inizia la parte romantica della faccenda, non siete obbligati a leggerla.

 

 

Alla fine l’ho fatta la copia delle chiavi, e ho realizzato al volo un portachiavi, ma essendo in fase “Mida” non ho potuto fare a meno di dargli un senso, un valore eterno, di renderlo specchio su tutto quello che ho di importante tra le mani, di renderlo prezioso, d’oro. Con poche semplici foto: i miei figli, la mia amica e testimone (la cui amicizia è sostanzialmente il paradigma per le altre altrettanto importanti e preziosissime amicizie), e per finire Tiziano, che, non fosse per lui, non avrei mai e poi mai scoperto che curcuma e miele sono la soluzione del futuro! Diciamo basta agli antibiotici! Dopo l’aceto e il limone, la curcuma entrerà nel sacro capitolo della Crusca dedicato ai rimedi della nonna.

 

 

Sarò sincera, prima di conoscere Tiziano non avrei mai detto che il mio carattere, i miei rituali, le mie manie, le contraddizioni e i desideri potessero un giorno essere custoditi da un’anima bella che li trovasse perfetti così.

Forse “perfetto” non è proprio il termine che userebbe Tiziano maaaa diciaaaaamo cheeeeee…. il concetto è circa questo.

 

 

“La mia Mellonciola” mi chiama lui. Basta un nome, e mi basta vederlo sorridere a tutti noi quando torna a casa dopo 7 ore passate con bambini e maestre e so che vorrebbe isolarsi dal mondo e spegnere ogni suono intorno. Bastano pochi gesti buoni per generarne altrettanti, e poi ancora altri, come una catena. Gesti impercettibili, da cui si riparte ogni istante.

Per tutto questo io dico grazie.

 

 

E ogni volta che parto e torno, tiro fuori le chiavi, sorrido, penso ai calzini spaiati, al buco nero, alle persone che stanno scoprendo con me ogni giorno quanto è semplice ed eroico amare, alla curcuma e dico grazie.

 

 

Sarà interessante cronometrare la vita di questo portachiavi.

Buono scrap gente! xoxo Mel

 

 

 


1 opinione riguardo a “Portachiavi “Home Sweet Home”

  1. Bellissimo progetto e bellissimo post! Ora però svelaci il segreto di curcuma, miele, aceto e limone 🤔

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